La devozione di Sant'Antonio a Rieti
E’ vero, la festa di Sant’Antonio da Padova, a Rieti, si celebra in giugno; questo però non significa che non vi sia per tutto l’anno un costante impegno da parte degli associati alla "Pia Unione sant’Antonio da Padova” che nei fatti l’organizza. Per loro è punto d’impegno che la cerimonia si svolga in maniera perfetta, secondo la tradizione centenaria, senza sbavature. Ma se non si corresse il rischio di essere blasfemi, la parte importante la fa il simulacro del Santo, che viene visitato quotidianamente nella sua chiesa e che "sente” preghiere e richieste e suppliche. E che spesso, a loro dire, esaudisce. La riprova c’è quando esce la statua del Santo durante la processione: i monili che l’adornano sono il segno evidente della disponibilità verso i propri fedeli.
L'impegno della Pia Unione Sant'Antonio da Padova a Rieti
Alla Pia Unione però hanno da fare altre, tante, cose,come la definizione delle squadre che porterà la barella del Santo, i motivi floreali delle composizioni che la processione attraverserà, insomma si cerca un rispetto della tradizione con l’evidente ricerca di una modernità, che è sempre più richiesta. Sono pochi i casi come quello di Rieti, che una processione di protesta si trasforma in una vera festa popolare e di fede: i reatini dovevano essere i "patrocinatori” della proclamazione alla gloria degli altari del santo portoghese. Vicende politiche, oggi incomprensibili, portarono però la cerimonia a Spoleto. I reatini però la loro processione la fecero lo stesso, dandole una connotazione di protesta. Da qui la festa, da qui l’alimentazione di una fede e di una vicinanza con il Santo che forse, non si trova da nessuna parte d’Italia. Nemmeno a Padova.