
Il Palazzo Comunale di Rieti
posto nella centralissima Piazza Vittorio Emanuele II, il Palazzo Comunale risale al XIII secolo e oggi si presenta con un aspetto tardo Barocco con il porticato, la torre razionalista, gli affreschi di Antonino Calcagnadoro e il Museo civico al secondo piano
Vero fulcro della vita sociale e politica di Rieti, Piazza Vittorio Emanuele II è ricca di palazzi storici tra i quali
spicca il Palazzo Comunale, oggi sede
del municipio e del Museo civico, la cui fondazione va fatta risalire al XIII
secolo. Lo stabile originario era più piccolo e interamente in conci di travertino, ma con il passare del tempo
è stato soggetto a numerosi interventi: nel Cinquecento sono state realizzate
le finestre, mentre la facciata attuale risale al 1748 ed è opera di Filippo
Brioni.
Nel 1898 un grave sisma si abbatté su Rieti provocando danni in tutta la città e il crollo di parti del
Palazzo Comunale: a seguito di un vivace dibattito, si decise di restaurare
l’edificio consolidando lo stabile esistente. Sotto la sapiente direzione
dell’architetto Cesare Bazzani, i
lavori ebbero inizio nel 1909 e videro la costruzione di un porticato con
l’aggiunta di altri due archi insieme a quelli di Brioni. Ancora più radicali
furono i mutamenti della facciata posteriore, con l’abbattimento di Palazzo
Alfani e la costruzione di una torre
razionalista a posto del vecchio albergo della Croce Bianca.
Oggi il palazzo presenta un aspetto vivace e tardo Barocco, con i due busti di Garibaldi e di Vittorio Emanuele II, la Sala Consiliare impreziosita dagli affreschi di Antonino Calcagnadoro raffiguranti la Giustizia, l’Arte, l'Industria e l'Agricoltura e infine il Museo civico situato al secondo piano.