Rieti ed i suoi dintorni

La basilica di Sant'Agostino

la duecentesca basilica di Sant'Agostino è stata eretta nel centro di Rieti dagli Agostiniani e presenta una facciata romanica, un interno a navata unica e varie opere tra cui l'Estasi di Santa Rita da Cascia e la seicentesca tela ad olio Fuga in Egitto

Tra le chiese di Rieti, la basilica di Sant'Agostino occupa una posizione di assoluto rilievo ed è seconda solo alla cattedrale. Situata in piazza Mazzini a due passi dalla stazione ferroviaria, fu costruita in stile gotico-romanico dagli Agostiniani nel corso del Duecento e risulta già esistente nel 1252: quel periodo fu indubbiamente dorato per la città sabina, che vide erette anche la chiesa di San Francesco e quella di San Domenico. Dichiarata monumento nazionale nel 1902, è stata elevata a basilica minore nel 2010.

La presenza di elementi di stili differenti conferisce alla chiesa un fascino quasi ipnotico: la facciata romanica rettangolare è in pietra, con due pilastri laterali e un rosone del 1901 nella parte alta. L’imponente portone di legno, sopra il quale si trova un affresco del Trecento raffigurante la Madonna in maestà, conduce all’interno a navata unica sormontata da capriate. Notevoli le tre absidi con le colorate vetrate novecentesche e gli affreschi risalenti a vari periodi.

La basilica di Sant’Agostino ospita un gran numero di opere come il monumento funebre del poeta reatino Angelo Maria Ricci, la seicentesca tela ad olio "Fuga in Egitto”, di autore anonimo, il chiostro oggi usato per mostre ed esposizioni, l’”Estasi di Santa Rita da Cascia” di Lattanzio Niccoli, la statua della Madonna della Cintola e l’affresco sulla Crocifissione di Liberato di Benedetto, risalente al 1430 e distaccato nel 1973 dall'aula capitolare del monastero attiguo.

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