Giuseppe Ottavio Pitoni, musicista compositore
il compositore Giuseppe Ottavio Pitoni, nativo di Rieti, fu uno dei più illustri del tardo Seicento, maestro di cappella ad Assisi, S. Lorenzo in Damaso e S. Giovanni in Laterano; fra le sue opere l'incompiuta Guida armonica e la Notitia de' contrapuntisti
Fra i numerosi artisti ed intellettuali che ebbero i propri
natali a Rieti, Giuseppe Ottavio Pitoni è stato uno dei più illustri per il suo
talento di musicista compositore che condusse il musicologo Siegfried
Gmeinwieser a definirlo "massima espressione del barocco polifonico romano”.
Nato nel 1657 nel capoluogo sabino, si trasferì molto giovane nella capitale
dove iniziò a studiare con i maestri Pompeo Natale e Francesco Foggia.
Divenuto maestro di cappella già nel 1673, fu a Monterotondo
e ad Assisi, prima di tornare per
breve tempo nella cattedrale della citta natia e di trasferirsi a S. Lorenzo in Damaso e di trovare nel
1708 la sua collocazione definitiva, alla basilica di S. Giovanni in Laterano. Fu membro della Congregazione dei musici
di Roma e fra i suoi allievi più illustri vanno annoverati Francesco Antonio
Bonporti, Girolamo Chiti, Francesco
Feo, Francesco Durante. Tra le sue composizioni più fortunate ci sono delle
messe policorali, salmi e mottetti.
Fu autore di numerosi testi teorici, alcuni dei quali conservati Cappella Giulia della Biblioteca Apostolica Vaticana. Nel corso della sua vita portò avanti un progetto dal titolo "Guida armonica”, corpus di analisi e commenti di composizioni polifoniche che tuttavia non vide mai la luce. Fra le opere completate va ricordato il volume "Notitia de' contrapuntisti e compositori di musica dagli anni dell'era cristiana 1000 fino al 1700”, una sorta di vocabolario bibliografico dei musicisti, rimasto inedito e oggi conservato soltanto come manoscritto.