Rieti ed i suoi dintorni

La biblioteca comunale Paroniana

La biblioteca comunale Paroniana è uno dei centri nevralgici della vita culturale di Rieti, nonché luogo di ritrovo e di socializzazione per i suoi cittadini. Con i suoi centosessantamila volumi a stampa, di cui oltre ventimila risalenti al periodo fra il XV e il XIX secolo, le 466 testate di periodici e i numerosi manoscritti, costituisce un’insostituibile fonte di informazioni e di sapere.

 

La biblioteca comunale Paroniana è nata all’indomani dell'Unità: nel 1862, il neonato stato ingiunse ai comuni l’acquisto delle biblioteche degli Enti Ecclesiastici, allestendo un proprio servizio bibliotecario pubblico. Venne inaugurata il 4 giugno 1865 nel convento di Sant’Agostino e all’epoca constava di circa ventimila libri ma un primo, importante riordinamento ebbe luogo all’alba del nuovo secolo, sancito da una nuova inaugurazione nel 1904. La biblioteca fu soggetta ad ulteriori cambi di sede: dapprima nel Palazzo Vescovile, dal 1949 all'interno del Palazzo Comunale e infine nel 1998 nella nuova sede dell'ex monastero di Santa Lucia, dove si trova tuttora.

 

Oggi questo luogo è in linea con la concezione bibliotecaria odierna: vi si legge un libro o una rivista, si fanno ricerche, si va in internet, si vedono film ma soprattutto si organizzano eventi e dibattiti. È il posto dove ogni anno trentacinquemila cittadini di ogni età trascorrono la propria vita culturale ed è intitolato a monsignor G. Filippo Paroni, vescovo amante della lettura che nel lontano 1831 fondò la prima biblioteca di Rieti aperta al pubblico.

 

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